Talvolta siamo tentati a pensare –anzi ne siamo speso convinti!- che una delle caratteristiche peculiari della lingua inglese che la rendono “difficile” è che alcuni sostantivi e verbi assumono significati molto diversi in base al contesto nel quale sono utilizzati; basti pensare, ad esempio, a verbi quali get, take e have, solo per citarne alcuni.
Ciò che però spesso ci sfugge è che questo fenomeno – noto come “polisemia” sul quale abbiamo già scritto in passato, è presente anche nella lingua italiana.
Un esempio lampante è il temine “libreria” che in italiano indica nell’ordine: una generica raccolta di libri; una stanza adibita alla raccolta di libri (biblioteca); il mobile o lo scaffale dove si ripongono i libri; e, infine, perfino il negozio dove si acquistano libri.
Occorre tuttavia fare attenzione a non tradurre letteralmente in iglese il sostantivo “libreria” con “library”, che significa “biblioteca” (sia come edificio, sia come stanza in una casa).
Il sostantivo corretto per indicare il mobile che contiene i libri è invece “bookcase” (o, al limite, bookshelf): questa libreria è troppo piccola per tutti i miei libri, this bookcase is too small for all my books.
Il negozio in cui si vendono i libri è invece chiamato “bookshop” o “bookstore”: C’è una bella libreria qui vicino, there’s a nice bookshop near here.
A questo punto non mi resta che augurarvi buona lettura e buona estate a tutti!
Antonio Salvati